Quando è necessario reindirizzare un sito web oppure una pagina web, ci sono una serie di tattiche diverse che si possono impiegare.
Ognuna è dotata di pro e di contro, ma se vengono attuate correttamente con le migliori best practice, non dovrebbe essere necessario preoccuparsi troppo.
In questa guida ci concentreremo sui redirect 301, sui 302 e sulle opzioni di canonical tag, discutendo a cosa servono, come è possibile superare i problemi di contenuti duplicati e come implementarli senza influenzare la visibilità di ricerca esistente.
Che cosa è un redirect?
Un redirect rimanda semplicemente un utente dall’url originariamente chiesto ad una pagina web diversa. Questo funziona sia per i visitatori sia per i motori di ricerca.
Perché utilizzare un redirect?
Secondo Hubspot, ci sono tre ragioni principali per cui si dovrebbe utilizzare un redirect.
1) Per associare convenzioni web comuni ad un url e massimizzare l’autorità di dominio
Quindi, se ci sono più versioni del nome di dominio (ad esempio http://www.pippo.it e pippo.it) c’è una possibilità che si possano verificare problemi di contenuti duplicati. Con la creazione di un redirect permanente (un redirect 301) da una versione del sito alla vostra versione preferita, i motori di ricerca sapranno quale sarà il corretto dominio da indicizzare.
2) Per rinominare un sito web con un url diverso
Se ad esempio l’indirizzo del sito dovesse cambiare, consiglio quindi di impostare un redirect permanente.
3) Per reindirizzare il traffico da altri url di proprietà verso un particolare dominio web
Di tanto in tanto i brand possono acquistare alcuni domini, che rappresentano variazioni dei loro marchi. Questa operazione fa si che non venga perso traffico per errore di digitazione del dominio.
Ci sono innumerevoli altri motivi per cui può essere utile un redirect sia per una pagina web piuttosto che per un intero dominio.
Che cosa è un redirect 301?
Come accennato in precedenza, un redirect 301 è un redirect permanente. In parole povere, gli utenti ed i motori di ricerca vengono informati che, le informazioni da loro ricercate, ora risiedono da un’altra parte.
Quali sono i vantaggi di utilizzare un redirect 301?
Una redirect 301 è ideale per indirizzare correttamente i visitatori verso la versione corretta del proprio dominio, come il reindirizzamento non www a www. Inoltre il 301 può essere utilizzato anche quando si aggiornano e si spostano i contenuti all’interno del sito.
In termini di SEO, un link da una pagina 301 reindirizzata non deve perdere potere (in termine di ranking) rispetto ad un collegamento da una pagina di reindirizzamento non-301.
Si ipotizzava che ci potesse essere una perdita di PagRank (circa 15%), ma questo non è assolutamente vero.
La conferma ci arriva da ciò che riporta Moz nel mese di agosto 2016:
- Nel mese di febbraio, John Mueller di Google ha annunciato che nessun PageRank è perso per redirect 301 o 302 da HTTP a HTTPS;
- Gary Illyes di Google ha dichiarato che Google non si preoccupa del metodo di reindirizzamento utilizzato, sia esso 301, 302 o 307. Google si occuperà di capire di cosa si tratta e verrà comunque passato il PageRank;
- Gary Illyes ha anche annunciato che ogni 300 non perde PageRank.
Quali sono i problemi con il redirect 301?
Il redirect può causare problemi quando la nuova posizione non è rilevante per la posizione vecchia Questo può essere visto come un cattivo uso della funzione ed è quindi un indicatore comune di spam e può comportare una sanzione.
Questo capita soprattutto se vengono acquistati più domini irrilevanti e tutti puntano al vostro sito.
Moz afferma inoltre quanto segue:
- Il PageRank rappresenta solo una piccola parte dei fattori di ranking utilizzati da Google;
- Cercate di mantenere invariato ogni elemento della pagina , tranne naturalmente l’url;
- La migrazione di un sito verso l’HTTPS comporta meno probabilità di perdere PageRank rispetto a prima, ma ci sono molti altri problemi che possono influenzare la scansione e l’indicizzazione, quindi fate attenzione.
Che cosa è un redirect 302?
Il redirect 302 è un reindirizzamento temporaneo che riconosce la richiesta dell’utente e dice: “Ho trovato le informazioni che hai cercato ma, in questo momento, sono in una posizione diversa.”
John Mueller di Google ha dichiarato che Google non penalizza i redirect 302 e l’indice, alla fine, tratta un 302 come un 301 se rimane per tanto tempo.
Tuttavia fate attenzione (come con qualsiasi metodo di reindirizzamento) quando decidete di utilizzare un redirect 302. Moz ha dichiarato che, anche se si è notato che i 302 alla fine passano il PageRank, questo avviene solo dopo molto tempo che rimangono attivi. A differenza dei 301 (che passano il link authority rapidamente), non è quindi ben chiaro cosa succeda per i 302.
Che cos’è un canonical tag?
Il tag rel=”canonical” può essere aggiunto al codice HTML di qualsiasi pagina web. Serve, in sostanza, ad informare i motori di ricerca che, quando ci sono più versioni dello stesso contenuto della pagina web, devono indicizzare una sola versione specifica.
Quando si usa un canonical tag?
La content syndication è la ripubblicazione tattica di un articolo su un altro sito di terze parti. Questo è particolarmente utile se si vuole allargare il pubblico di destinazione.
Il canonical tag sull’articolo ripubblicato serve per collegare all’articolo originale, comunicando ai motori di ricerca solo l’indice di quella versione.
Si dovrebbe anche usare un canonical tag se si hanno contenuti duplicati sul proprio sito.
Se si dispone di due (o più) pagine web che vendono gli stessi prodotti, una che li elenca in ordine alfabetico e l’altra per prezzo. Esse contengono lo stesso contenuto, ma hanno, ovviamente, url diversi.
Se si dovesse lasciare invariate entrambe le pagine, Google andrebbe ad indicizzarle entrambi. Scegliere però la più rilevante potrebbe essere conveniente, soprattutto per scegliere la pagina che appare nei risultati di ricerca.
Inserendo rel = “canonical” nella pagina con l’ordine alfabetico, dicendo ai motori di ricerca che la pagina ordinata per prezzo è la scelta preferita, eviterà tutti questi problemi.
Qual è la differenza tra un redirect 301 e un canonical tag?
Con un canonical tag, tutte le versioni di un content sono disponibili e visualizzabili da chiunque, ma non sono indicizzate. Non ci sarà comunque nessun passaggio di link authority.
Con un redirect 301, la pagina originale non esisterà più (per modo di dire) e il link authority sarà trasmesso.
L’attributo rel = “canonical” è però spesso erroneamente usato come un sostituto 301. Invece di inviare fisicamente gli utenti ad una pagina più recente o rilevante, il rel = “canonical” è un segnale che è puramente a beneficio dei motori di ricerca.
Quali sono i problemi con i canonical tags?
Sebbene la maggior parte dei motori di ricerca assicurano di prestare molta attenzione a rel = “canonical”, non sono obbligati a seguirli. Questo significa che si potrebbero ancora vedere le pagine duplicate di tanto in tanto. Alcune pagine verranno quindi mostrate davanti alle nostre pagine preferite nella SERP.
L’utilizzo del canonical tag viene però spesso abusato: a meno che una pagina contenga una quantità considerevole di contenuti duplicati, il tag rel = “canonical” probabilmente non dovrebbe essere usato.
Un altro abuso si verifica con più pagine correlate. Se avete scritto un post lungo, ma avete deciso di suddividerlo in cinque pagine, potreste essere tentati di includere un tag rel = “canonical” per far puntare alla prima pagina della serie.
Tuttavia usando il rel = “canonical” si dice al motore di ricerca che il contenuto di ciascuna delle pagine è quasi identico e che si desidera mostrare sempre la prima pagina nei risultati di ricerca. Questo effettivamente danneggia le pagine dalla 2 alla 5 non mostrandole, anche se potrebbero trasportare un elevato livello di rilevanza ed autorità per tale ricerca.
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